Processione dei Frati Morti e delle Anime Perse

  • 11/10/2022
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Sabato 5 novembre 2022
dalle ore 10,30

CENTRO STORICO ANTICO di NAPOLI


Sabato 5 novembre 2022, come ormai da tradizione, approderà a Napoli, la ‘Processione dei Frati Morti e delle Anime Perse’ promossa dall’Associazione Fontevecchia di Spoltore, in provincia di Pescara, in collaborazione con ‘I Sedili di Napoli’, responsabile dell’organizzazione della tradizionale processione di San Gennaro e della rievocazione dell’arrivo dei lazzari in occasione di Sant’Antonio. L’evento si svolgerà sabato 5 novembre nel cuore del centro storico di Napoli, con un corteo che, a partire dalle 10.30 in poi, vedrà sfilare, gli uni accanto agli altri, i ‘Frati Morti’, i cavalieri della Compagnia della Gualdana dell’Orso seguiti dai figuranti in abito tradizionale abruzzese, dell’Associazione ‘Camminando Insieme’, i costumi napoletani di Fantasie d’epoca, accompagnati dalle zampogne de I Gigli d’Abruzzo, dall’Associazione ‘Beato Marco d’Aviano’ coadiuvati dalla Protezione Civile e dalla Questura di Napoli; complessivamente, la delegazione abruzzese di Fontevecchia sarà composta da 100 persone con una rappresentanza dell’amministrazione comunale di Spoltore  che sarà personalmente presente a Napoli.

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La novità dell’edizione 2022 sarà la rievocazione di una bellissima tradizione: quelle riscoperta dal quotidiano SulSud.it e popolarmente chiamata delle “cascettelle” magistralmente raccontata da Matilde Serao, Eduardo De Filippo e Gianfranca Ranisio come ha scoperto il quotidiano Identità Insorgenti di Napoli. Dei bimbi, con delle piccole scatole a forma di bara con una fessura in alto apriranno il corteo recitando una poesia con la quale chiedono un obolo per le anime dei morti. Il ricavato, nel passato, veniva investito tutto in bomboloni e torroni come narrato in una delle pagine più belle la Ranisio nel libro “La città e il suo racconto: percorsi napoletani tra immaginario e reale” (qui l'articolo  https://www.identitainsorgenti.com/una-poesia-del-1875-le-cascettelle-cosi-i-bambini-partenopei-festeggiavano-i-morti-a-napoli/ ).

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Per l’Associazione Fontevecchia è un orgoglio e un onore portare nella città partenopea un pezzo della nostra tradizione abruzzese, che è poi parte del patrimonio comune a tutto il Centro-Sud, di cultura, tradizione e fede. Da anni siamo riusciti a recuperare il culto dei morti sul nostro territorio dove nella notte tra il primo e il 2 novembre svolgeremo ‘La Tavola dei Morti’, la rievocazione dell’antico costume dei nostri nonni e bisnonni di lasciare, in quella precisa notte, le tavole delle proprie case imbandite come per il pranzo della domenica o della festa per accogliere con tutti gli onori il ritorno fugace delle anime dei cari defunti che, vuole la tradizione, hanno l’occasione di tornare, solo per quel breve attimo compreso tra la mezzanotte e l’alba, nelle proprie case per rivedere i propri cari addormentati. La manifestazione prenderà il via dall’ex ospedale S.Maria della Pace e si snoderà lungo Via Colletta a Forcella, San Biagio dei Librai, San Domenico Maggiore, Via Tribunali, piazza San Gaetano, Via San Gregorio Armeno (la via dei presepi) per terminare in piazzetta del Grande Archivio proprio di fronte l’Archivio di Stato).

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Lungo il percorso ci saranno interventi di studiosi, storici e antropologi che illustreranno la nascita e l’evoluzione del culto dei morti.

L’evento sugella e conferma un importante gemellaggio con Napoli e le sue associazioni culturali, teso al recupero di quelle tradizioni comuni al Centrosud e che rischiano oggi di venire perse. Alla trasferta napoletana prenderà parte una delegazione dell’amministrazione di Spoltore che sarà accolta da una delegazione del Comune di Napoli.

 

Info e prenotazioni: 331/6796820



Chi siamo

Il comitato per la costituzione dell’Associazione Fontevecchia si forma nel 2010 ed è parte attiva della società civile con interventi relativi all’ambiente, mobilità, saperi e integrazione. Lo scopo dell’associazione, oltre la tutela delle tradizioni, del territorio e la riqualificazione estetica del borgo nato nel 1600, si articola su un ampio raggio di interventi.